Vivere all'estero

Visto italiano per gli stranieri

Visto italiano per gli stranieri 28 Novembre, 2013Leave a comment

Il visto d’ingresso è un permesso concesso al cittadino straniero per l’ingresso nel territorio Italiano, per transito o per soggiorno. Esso di solito è stampato su carta adesiva e si applica sul passaporto del richiedente. Al visto va aggiunta una foto formato tessera, un documento di viaggio valido e, se richiesta, la documentazione per il tipo di visto richiesto.

Il cittadino straniero è tenuto a indicare:

  • Finalità del viaggio.

  • Condizioni di alloggio.

  • Mezzi di sostentamento per il viaggio ed il soggiorno.

Tale documento è rilasciato dalle ambasciate e dai consolati italiani nello stato di origine; inoltre non è possibile né il rilascio e né la proroga dello straniero che già si trova in Italia.

Quanti tipi di visto esistono?

Possiamo distinguere i visti in due categorie a seconda della loro durata; Esistono:

  • Visti di breve durata: che ti permettono di soggiornare fino a 90 giorni su un periodo di 180 giorni.Tale visto può essere concesso per motivi di lavoro autonomo, lavoro subordinato,affari, cure mediche, gare sportive, invito, missione, motivi religiosi, studio, trasporto e turismo.

  • Visti di lunga durata: superiori a 90 giorni. Vengono chiamati visti nazionali (VN). I visti nazionali consentono l’ingresso per un lungo soggiorno solo nel territorio dello Stato che li ha rilasciati e di circolare, anche in attesa del permesso di soggiorno,  fino a un massimo di 90 giorni. Questo tipo di visto può essere rilasciato solo per: adozione, cure mediche, motivi diplomatici,lavoro autonomo, lavoro subordinato, missione, motivi religiosi, reingresso, residenza elettiva, ricongiungimento familiare, studio, vacanze-lavoro.

Dati necessari per ottenere un visto

Per ottenere un visto, spesso è  richiesto di compilare un modulo (tale modulo si può scaricare dal sito dell’ambasciata del paese che intendi visitare), in cui bisogna indicare i dati anagrafici di base (nome, data di nascita, professione, numero del passaporto, periodo del viaggio, e così via); inoltre potrebbe anche esserti chiesto di indicare un recapito nel paese di destinazione (l’indirizzo della sistemazione in cui passerai la prima notte di solito è sufficiente).

Dove e quando ottenere un visto

La richiesta per ottenere un visto può essere fatta online, per posta o di persona all’ambasciata o al consolato del paese di destinazione. Puoi anche rivolgerti a un’agenzia, sostenendo un costo.

Alcuni paesi concedono il visto all’arrivo: bisogna compilare un modulo e pagare una tassa all’aeroporto di ingresso o al posto di confine.

Chiedi il visto prima di metterti in viaggio in modo tale da poter risparmiare tempo!

Qualora fosse possibile ottenere il visto all’arrivo, verifica di avere tutti i requisiti. Per esempio, il denaro necessario a pagare la tassa (nella giusta valuta), le foto-tessera per il passaporto (se richieste), e così via.

Se non riesci a procurarti il visto all’arrivo nel paese, è necessario che ti organizzi quanto prima possibile perché i tempi di rilascio possono variare da pochi giorni ad alcuni mesi. Alcuni paesi offrono un servizio, che viene chiamato servizio “espresso”, cioè il rilascio del visto avviene nel giro di un giorno o poco più, ma l’aumento dei costi è significativo.

In alcuni casi però non è conveniente ottenere il visto troppo presto. Alcuni visti sono validi dalla data di rilascio e non da quella di ingresso nel paese, quindi non è consigliabile richiederli mesi prima in quanto si può limitare la permanenza sul posto.

È possibile prorogare il visto in Italia?

Il cittadino straniero che è in possesso di un visto per breve soggiorno non può prolungare il suo soggiorno per un periodo di tempo superiore alla durata del soggiorno prevista dallo stesso visto, fatta eccezione per casi di assoluta e comprovata impossibilità di uscita.

Tali casi possono essere dovuti a motivi di forza maggiore (ad esempio, modifica dell’orario di un volo aereo per cattive condizioni meteorologiche o sciopero), ragioni umanitarie (ad esempio, ricovero ospedaliero o malattia grave ed improvvisa che comporti incapacità di viaggiare) o ragioni personali serie (ad esempio, nel caso in cui un cittadino straniero sia entrato in uno degli Stati membri per andare a prendere un familiare che è stato operato e il ricoverato abbia una ricaduta che gli impedisce di lasciare l’ospedale entro i termini previsti).

In caso di visto nazionale, si ricorda che esso costituisce l’autorizzazione all’ingresso nel territorio italiano. Una volta attraversata la frontiera esterna il visto esaurisce la sua funzione. Il soggiorno legale sul territorio italiano sarà dimostrato dal possesso del Permesso di Soggiorno, rilasciato per il motivo e la durata indicati nel visto.