Le maggior parte della domanda di lavori stagionali deriva da due necessità principali: quella di sopperire all’assenza del personale in ferie e quella di disporre di maggiore forza lavoro a causa dell’aumento dell’attività produttiva. È per questo motivo che le tipologie contrattuali tipiche dei lavori estivi hanno sempre una durata limitata.
Tipologie contrattuali per i lavori estivi
Le tipologie contrattuali che verranno offerte a chi cerca un lavoro estivo, sempre che non capiti di lavorare in nero, sono a tempo limitato e, essenzialmente, sono tre:
- il contratto a termine (o a tempo determinato);
- il contratto a chiamata (o intermittente);
- il contratto di lavoro occasionale accessorio.
Il contratto a termine per i lavori estivi
La principale tipologia di contratto di un lavoro stagionale estivo è il contratto a termine, ovvero il contratto a tempo determinato. La durata (che, nel caso dei lavori estivi, sarà di alcune settimane o pochi mesi al massimo) e tutte le altre condizioni del rapporto lavorativo che lo riguardano vengono stabilite dalle parti, ovvero dal datore di lavoro e dal lavoratore; quindi, in sostanza, sul contratto devono essere scritte in maniera chiara le date di inizio e di conclusione del rapporto lavorativo, insieme a tutti gli altri aspetti che lo regolano e che conferiscono i diritti al lavoratore.
I diritti del lavoratore che firma un contratto a termine
Un lavoratore che firma un contratto a termine gode dei diritti stabiliti per legge tipici di qualsiasi tipologia contrattuale:
- il diritto alle ferie;
- il diritto a ricevere la tredicesima mensilità;
- il diritto a ogni altro trattamento in atto nell’impresa per i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato, in proporzione al periodo lavorativo prestato.
Il contratto deve essere stipulato sempre in forma scritta. Questo è un aspetto molto importante perché, soprattutto nei confronti dei giovani, è facile che si verifichino casi di lavoro sottopagato o di sfruttamento, spesso anche in assenza di un contratto regolare. È per questo, quindi, che la presenza di un contratto scritto e firmato è fondamentale per la tutela dei diritti del lavoratore (nonostante il rapporto di lavoro sia di breve durata).
Il contratto a chiamata per i lavori estivi
Quella del contratto a chiamata (o contratto intermittente) è una tipologia contrattuale secondo la quale il lavoratore assicura la disponibilità a effettuare una prestazione lavorativa al datore di lavoro nel caso quest’ultimo ne avesse bisogno.
Questo tipo di contratto solitamente è a tempo limitato (anche se in alcuni casi può anche essere a tempo indeterminato) e può riguardare un qualsiasi tipo di attività lavorativa. In particolare, le prestazioni di lavoro di tipo intermittente concernono determinati periodi temporali come i fine settimana, feste o periodi di vacanza (Natale, Pasqua, estate,…).
Il contratto di lavoro occasionale accessorio
Il contratto di lavoro occasionale accessorio è una tipologia contrattuale che riguarda chi intende lavorare in estate. Con essa si intende:
- regolamentare quelle prestazioni lavorative occasionali, che generalmente vengono definite accessorie, e che non sono riconducibili a tipologie contrattuali tipiche riguardanti impieghi svolti in modo saltuario;
- tutelare situazioni non regolamentate.
Questa modalità lavorativa viene effettuata, principalmente, da studenti universitari o delle scuole superiori tra i 16 e i 25 anni, nei periodi di vacanza e nel fine settimana e riguarda settori di lavori estivi (e non) come:
- le ripetizioni private;
- le attività agricole stagionali;
- la consegna e/o vendita ambulante di giornali;
- la realizzazione di manifestazioni sportive, culturali o di beneficenza;
- le attività legate al commercio, al turismo e ai servizi di un’impresa familiare;
- le attività svolte in periodi di vacanza da minori di 25 anni regolarmente iscritti all’università o in un istituto scolastico.